Siamo quelli di Beverly Hills

Storm, - Beverly Hills -

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view post Posted on 28/4/2020, 23:36
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Pensi di conoscere una storia ma sai solo come finisce. Per arrivare al cuore della storia, devi tornare alla sua origine...
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Daniel Mellow
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La lieve brezza faceva oscillare leggermente lo scafo e il movimento ondulatorio, unito allo sciabordio delle onde, era incredibilmente rilassante...le vele erano entrambe tirate sugli alberi e proiettavano la loro grande ombra sulla superficie dell'acqua, appena increspata. Ma invece di sentirsi sgombro di ogni pensiero, come gli accadeva spesso quando si trovava sulla propria barca, nell'oceano, Daniel provava una gamma infinita di emozioni, dubbi e ripensamenti...

E' così che intendi passare i prossimi anni a venire?
Jack lo raggiunse, con due birre ghiacciate in mano
Sul divano in pelle di una barca, a prendere il sole? Non mi sembra tanto male...
Jack scosse la testa
Intendevo da solo...
replicò
E tu cosa sei, una proiezione della mia mente? ribatté ancora Daniel, con sarcasmo, accettando la birra e ingollando un lungo sorso; alla fine aveva rinunciato all'idea di chiedere nuovamente a Damon di farsi un giro in barca con lui. E aveva trovato in Jack un valido compagno "d'avventura". Ma soprattutto un amico.
Okay, forse tu non vuoi parlarne, ma io devo dirtelo lo stesso...
insistette l'altro
Non fraintendere, mi fa piacere essere qui ora, ma sarebbe stato più appropriato se a salire sulla barca fosse stato Damon...e invece dov'è?
Daniel si strinse nelle spalle. Ma entrambi conoscevano la risposta. Era doloroso constatare la verità attraverso le parole di Jack...a volte credeva di poterlo sopportare, ma quando accadeva tutte le sue convinzioni vacillavano. Lui amava Damon...e spesso sentiva di essere ricambiato...ma spesso non equivaleva a sempre...poteva accontentarsi solo della metà di lui? E lasciare che l'altra metà vagasse chissà dove nel Bronx, distante nei pensieri e nel corpo?
Dici che ti ama...ma non siete mai davvero insieme
infierì l'amico, ma senza alcuna cattiveria...semplicemente esprimendo a voce alta quelle considerazioni che lui non osava fare!
Se tu volessi questo tipo di rapporto...allora ti direi che stai facendo bene. Ma se ti conosco almeno un pò...non riuscirai ad andare avanti per molto, in questo modo. Lui non è mai presente ad una festa, o ad un evento, non frequenta i tuoi amici, nè tu i suoi...non andate a cena insieme, non avete ricorrenze...cos'è che fate, in sostanza?
Daniel si prese qualche minuto per rifletterci...sesso? Pensò...ma invece rispose
Due vite parallele...
...si, e che non s'incontreranno mai!
completò Jack per lui, bevendo poi dalla propria birra.
Per un pò l'unico rumore fu quello dell'acqua che lambiva lo scafo...tutt'intorno a loro c'era solo la distesa immensa dell'oceano, dal colore blu impenetrabile. Era quasi il tramonto, ma faceva ancora caldo e comunque Daniel non aveva alcuna voglia di tornare sulla terraferma.
Fortunatamente Jack era riuscito a farsi sostituire al bar da suo fratello, quindi poteva contare ancora per qualche ora sulla sua compagnia...nonostante non avesse per lui parole consolanti, gli era comunque di conforto. Se non altro, lui, era ancora sincero.
Dovresti perdonare Nolan...
se ne uscì Jack dopo un pò, cambiando completamente argomento. Il giorno prima, l'uomo si era presentato al bar della clinica, con aria mesta, e gli aveva raccontato della chiacchierata avuta con Daniel, tutt'altro che amichevole:

- Qual buon vento...
lo aveva accolto Nolan, dopo diverso tempo che non si erano più visti
- Perché hai messo in testa a Damon certe idee?
gli aveva domandato Daniel, senza preamboli
- Mi ha chiesto una mano...ho solo cercato un modo per aiutarlo
si era giustificato l'altro, sebbene fosse chiaro dal suo sguardo che si sentisse in torto; e così Daniel aveva continuato
- Sapevo che il tuo lavoro era utile a molte persone, ma quello che ignoravo è quanto fossi stato disposto a pagare per il tuo successo!
allora Nolan lo aveva guardato con un misto d'incredulità e imbarazzo...era evidente che lo avesse mortificato
- Non si tratta di questo...mi conosci, come puoi pensarlo?
aveva replicato, con un filo di voce...
- Di qualsiasi cosa si tratti, tu e Damon state ingiustamente giocando con la vita delle persone! E non credo d'averti mai conosciuto davvero...o non avrei mai potuto provare stima di una persona come te.
A quel punto seppe di averlo ferito in maniera irrimediabile. Eppure se ne era andato, senza aggiungere altro.


Non dopo quello che intende fare ribatté Daniel, in risposta a Jack; si era aspettato che Nolan ne parlasse con qualcuno...in fondo, da quando si conoscevano, loro tre erano sempre stati amici; adesso, però, non era più convinto neppure di quello.
Non voglio giustificarlo, ma conosci il suo carattere altruista, probabilmente non aveva davvero altri scopi che quello di aiutare una persona in difficoltà!
Cosa vuoi che importi ormai? Vuoi intercedere per lui?
Oh andiamo Daniel! Ma che ti succede?
Jack si alzò all'improvviso, posò la birra sul tavolino tra i due divani e poi si avvicinò al parapetto; rimase per un pò a guardare la linea dell'orizzonte, mentre il cielo volgeva all'imbrunire...dovette fare uno sforzo per non rispondere d'impulso e solo quando fu certo di essersi calmato, si voltò di nuovo a guardare l'uomo
Non lasciarti cambiare
gli disse
...vai già bene così!
Daniel rimase in silenzio; sapeva cosa intendesse dire Jack. La sua vita e le sue abitudini erano così diverse da quelle di Damon...e tra loro pareva non esservi alcun punto d'incontro...la loro relazione era fatta di lunghi periodi di assenza, di silenzi e mancate spiegazioni. Forse Damon credeva davvero di amarlo, ma non riteneva necessario coinvolgerlo in nessun aspetto della propria vita...in quel modo era come non farne parte, esserne tagliato fuori. Ma era stanco di stare ai suoi tempi, di doverlo aspettare e di non giocare alcun ruolo nelle decisioni, dato che era sempre lui a scegliere per entrambi...
Quando attraccarono, salutò Jack, rimanendo da solo ad annodare le corde per assicurare la barca alla banchina; il suo sguardo finì sul nome che aveva fatto incidere nel legno della fiancata destra "Storm". Gli era sembrato appropriato. E adesso lo era ancor di più, se paragonato al suo stato d'animo!



Edited by Prince of Sayan - 29/4/2020, 01:10
 
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